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Sanità, CIMO: “Gli italiani si fidano dei medici ospedalieri, ora apriamo vertenza su condizioni di lavoro”

Il commento del presidente Quici sul rapporto CIDA-CENSIS presentato alla Camera: Il Governo dia risposte su questioni poste negli ultimi mesi

 

Roma, 20 maggio 2024 - “Il rapporto CIDA-CENSIS sul valore del ceto medio per l’economia e la società ha evidenziato, ancora una volta, la fiducia degli italiani verso il SSN pubblico e i suoi professionisti. Infatti dall’indagine è emerso che Il 65,6% degli italiani è convinto che, se la sanità ha tenuto nel tempo, nell’emergenza e nell’ordinarietà, lo si deve all’abnegazione dei medici”. A dichiararlo è Guido Quici, presidente del sindacato CIMO, che ha partecipato alla presentazione del rapporto CIDA-CENSIS tenutasi oggi alla Camera dei Deputati.

“In particolare – prosegue Quici – il 74,5% degli italiani ha fiducia nei medici ospedalieri e il 71,6% nei medici di medicina generale. Emerge, quindi, in modo chiaro, che il costante lavoro dei medici nelle strutture sanitarie è ampiamente riconosciuto dai cittadini italiani a garanzia dei livelli essenziali di assistenza, lavoro che si caratterizza per l’elevato valore specialistico troppo spesso penalizzato da provvedimenti legislativi e fiscali che, di fatto, minano quell’autonomia professionale che assicura le vere cure ai cittadini”.

“La fuga dal SSN pubblico, le grandi difficoltà che i medici incontrano negli ospedali, dalle aggressioni, alle denunce, ai carichi di lavoro, alle retribuzioni, inducono CIMO, aderente a CIDA, a sollevare una questione, quella dei medici ospedalieri stufi di essere vessati da più parti, pur nella generale consapevolezza di essere l’unica garanzia di cure adeguate ai cittadini. I medici devono poter lavorare in condizioni dignitose e chiedono a gran voce al Governo risposte certe sulle domande poste negli scorsi mesi”, ha concluso il presidente CIMO.

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